Facebook Ads: in un anno tanti cambiamenti, senza strategie a picco i risultati
In un anno di pandemia anche il mondo dell’advertising è cambiato , in modo particolare quello legato al pianeta Facebook. In questi ultimi mesi abbiamo avuto la sensazione che tutta la piattaforma digitale fosse stata resettata!
In pratica, per ottenere risultati non basta più “mettere in evidenza” un post a 5 euro al giorno. Abbiamo assistito ad una trasformazione che ovviamente premia le competenze di chi spende su Facebook , di chi veramente dimostra quanto “billing” utilizza annualmente e valorizza i prodotti e servizi offerti anche dalle piccole e medie aziende. Se da una parte , il costo a risultato aumenta di circa il 30%, dall’altra si inducono i clienti a scegliere veri professionisti del settore e sempre meno “improvvisati” per ottenere i risultati sperati.
Una strategia , quella di Facebook, che costringe le pmi a rivedere gli investimenti, ad affidarsi a tecnici con esperienza per non veder perdere i loro soldi in inutili “visualizzazioni”. Il social Blu , che sta accusando il contraccolpo dovuto all’aggiornamento di “iOS14” , mira ad alzare il livello tecnico delle inserzioni (basta pensare quanto sta diventando complesso installare un solo pixel su un sito web) e per tornare ai costi a risultato di un anno fa, obbliga i “marketer” ad avere competenze molto avanzate in tema di strategie. In sostanza , assistiamo ad una vera e propria “selezione naturale” dei professionisti delle Facebook ads.
Se da una parte questa filosofia potrebbe sembrare avversa, in quanto mette in difficoltà le piccole attività che dispongono di poco budget per la pubblicità, dall’altra invece si traduce in una grande opportunità eliminando il “mordi e fuggi” dovuto all’improvvisazione della professione , e aumentando il ritorno sull’investimento . FC